Inside Out: emozioni e filosofia








 In questi giorni è andato in scena il sequel del famoso film di animazione Inside Out che ha riscosso un grandissimo successo coi suoi 3.000.000 di spettatori con conseguente numero di incassi da capogiro al botteghino. Il tema delle emozioni sembra aver ritrovato il suo valore in quest’epoca storica fatta da frenesia, caoticità e soprattutto cambiamenti. Le emozioni, dopotutto, sono parte fondamentale di ciò che siamo infatti esse rappresentano il nostro modo di sentire e percepire stimoli dall’esterno, il modo in cui ci approcciamo al mondo e a noi stessi e costituiscono il nostro essere, lo sapevano bene alcuni filosofi che si sono soffermati su alcune sfumature dei sentimenti umani spesso come centro della loro esistenza nel bene o nel male. All’interno del primo film, le emozioni che Railey prova sono le più conosciute e basiche: gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto in quanto una bambina prova per lo più queste determinate emozioni anche se il filosofo Arthur Schopenhauer pone le basi di uno dei suoi pensieri più famosi su due di queste emozioni. La vita dell’uomo è scandita da intervalli di un pendolo immaginario che oscilla tra tristezza gioia e noia: 


«La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia».


Dunque la prevalenza di emozioni che secondo il filosofo prevalgono sull’uomo sono tristezza e noia, la gioia sarebbe solo un’emozione fugace, temporanea, ma daltronde, come anche citato nella pellicola “forse crescendo la gioia si affievolisce” lasciando il posto a dei sentimenti più forti che rispecchiano le preoccupazioni e l’ambiente che si affronta da adulti. Nel sequel del film d’animazione, Riley cresce, provando delle emozioni nuove: ansia, noia…scusate meglio chiamarla ennui, imbarazzo e invidia. Ovviamente le più attenzionate non potevano che essere ansia e noia. Chi non ha mai provato queste emozioni crescendo? Chi non si è mai sentito stretto dalla morsa dell’ansia o sentito il fastidio della noia? Penso che tutti avremmo voluto che queste emozioni smettessero di perseguire ma, che ci crediate o no, queste emozioni sono fondamentali per la nostra crescita. L’ansia rappresenta un campanello d’allarme del nostro io a possibili scenari di eventi che affronteremo mentre la noia può essere un trampolino di lancio per nuovi stimoli. Soffermiamoci su quest’ultima nello specifico (di ansia ne abbiamo già abbastanza): vi siete chiesti perché noia prende il nome ennui e non

semplicemente noia? Semplicemente perché con il termine ennui si intende uno stato di noia esistenziale priva di qualsiasi stimolo o quello che il filosofo tedesco Martin Heidegger definisce come noia profonda. L’autore differenzia, infatti, due tipi specifici di noia: la noia superficiale e la noia profonda. Se la prima è una circostanza che trova l’uomo impegnato (si fa per dire) a colmare questa emozione con distrazioni e attività, la noia profonda è una condizione esistenziale che mette l’uomo faccia a faccia con essa. In entrambi i casi, comunque, l’emozione è costantemente legata al tempo visto come opprimente, un’entità che imprigiona: 



«paralizzante esser-colpiti dal corso esitante del tempo e dal tempo in generale, un esser colpiti che a suo modo ci opprime». 




Come abbiamo accennato, però, tutto questo insieme di emozioni fa sì che un singolo sia ciò che è: un insieme di idee, credenze e convinzioni che rendono unico ciascuno di noi come è brillantemente rappresentato all’interno della pellicola nella scena dell’abbraccio fra tutte le emozioni. La pellicola in sè è rappresenta un’importante trampolino per aiutare i bambini a comprendere e capire le emozioni che si provano ogni giorno mentre per gli adulti racchiude un significato più profondo di consapevolezza di ciò che si è affrontato e si continua ad affrontare e come a volte si può sfuggire all’inevitabile morsa di un’emozione negativa su un’altra. Non siamo sbagliati, siamo semplicemente un insieme di emozioni. Voi avete visto il film? In quale emozione vi identificate? 




Fonti: https://www.bestmovie.it/news/inside-out-2-perche-noia-viene-chiamata-ennui-il-significato-dietro-al-nome/895392/

https://www.frammentirivista.it/noia-filosofia-martin-heidegger/

https://www.lachiavedisophia.com/pendolo-schopenhauer-lattesa/


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