Zenone di Elea e il professor Gojo - Jujutsu Kaisen

 








“è la teoria di Zenone e la tartaruga… lo studio è importante!”. 

-Prof. Gojo



Ormai, come molti, sono stata assorbita totalmente dall’anime (e dal manga) di Jujutsu Kaisen e grazie al professor Gojo, che ci serve il tutto su un piatto d’argento, questa settimana parleremo di Zenone e la tecnica del minimo infinito. Il professor Gojo è considerato lo stregone più forte all’interno di Jujutsu Kaisen, sterminatore di demoni, unione di forza e carattere, è il primo ad allenare Itadori e a credere nelle sue possibilità nonostante sia il contenitore di Sukuna (un demone terribile e potente). Jujutsu Kaisen è un manga scritto e disegnato da Gege Akutami. In questo scritto, gli esseri umani producono energia malefica attraverso le proprie emozioni generando i demoni. Questi ultimi vengono esorcizzati dagli stregoni che utilizzano a propria energia malefica per esorcizzarli. Tralasciando gli aperitivi con le dita di Sukuna, panda parlanti, varie e eventuali, capiamo che una delle tecniche più potenti del professore è la tecnica del minimo infinito, declinabile, potenziabile, espandibile e lasciata come eredità dai posteri. In poche parole, come anche il nostro protagonista della settimana non manca di ricordare ai suoi avversari, la tecnica non permette all’avversario di toccarlo in quanto l’oggetto che si avvicina rallenta inesorabilmente man mano attraverso lo spazio e aumenta la distanza da lui a Gojo senza mai raggiungerlo. Tutto chiaro? Magari serve un aiuto, appunto: dopo l’avvento del filosofo Parmenide, diversi filosofi tentarono di superare o interpretare la sua teoria dell’essere (per chi non la ricordasse “l’essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere”) e, come ogni cosa, vi furono opinioni contrastanti sull’argomento. Zenone  e Melisso (insieme a Parmenide) vengono definiti collettivamente come scuola eleatica, il primo di questi è famoso per i suoi paradossi utilizzati per evidenziare difficoltà sulle nozioni di tempo, pluralità e movimento. I paradossi sono in tutto tre ma a noi interessa soprattutto quello di Achille e la tartaruga. Preannuncio che per capire tali asserzioni, e dunque la tecnica del professor Gojo, dovete annullare totalmente le vostre conoscenze di base per entrare nella mentalità del filosofo coi seguenti principi: 


  1. Nell’attraversare una distanza AB attraversiamo tutti i punti intermedi sulla linea AB;

  2. La linea AB contiene un numero infinito di punti. (Questo è vero indipendentemente dalla lunghezza della linea, poiché un punto in sé non ha grandezza, e le linee possono essere divise quale che sia la loro lunghezza);

  3. è impossibile completare una serie infinita di operazioni. Tranquilli, tenete questi principi a mente, spiegheremo tutto subito. Immaginate una piccola tartaruga che decide di sfidare il possente Achille in una corsa, quest’ultimo però decide di dare un vantaggio al piccolo animale di 100 m. Ad un certo punto noi sosterremmo che Achille raggiungerà la tartaruga, ma riprendiamo i punti che abbiamo appena citato: in realtà quello che Zenone sostiene è che Achille non raggiungerà mai la tartaruga perché Achille partendo da un punto chiamato A dovrebbe arrivare ad un punto chiamato B dove si trova la tartaruga ma dovrebbe prima passare da A1, A2, A3 data la divisione del segmento di strada che abbiamo immaginato. 




  4. Applichiamo l’esempio al nostro protagonista: Man mano che Sojo si avvicina al professore Gojo la distanza fra essi si divide in parti più piccole e infinite facendo rallentare il nemico e non permettendogli mai di toccarlo. Sojo dunque sferra un pugno dal punto A in cui si trova verso Gojo cercando di colpirlo ma prima di arrivare al punto B del professore questo applica la tecnica e il nostro nemico vulcanico dovrà passare per punto A1, A2, A3 e così all’infinito. 



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     E voi pensavate che la filosofia fosse inutile! Insieme al minimo infinito, il nostro professore potenzia e utilizza le sue tecniche cambiando funzione e livello di forza, esempi sono il bagliore rosso e il vuoto incommensurabile. A voi le parole sulle altre tecniche: quale vorreste analizzare per prima? 

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