Hazbin Hotel: Lucifero e Prometeo
Se siete qui, molto probabilmente, è perché, come me, non riuscite a togliervi dalla testa le canzoni di Hazbin Hotel, le cantate da almeno due mesi e siete interessati a qualsiasi cosa al riguardo (buon per me, in tal caso). Per chi invece si trova qui per mera curiosità spieghiamo di cosa parliamo: Hazbin Hotel è una serie animata statunitense per adulti realizzata nel 2024 da Vivienne Medrano. La serie ha riscosso un immediato successo grazie alla piattaforma Amazon Prime Video. In questo articolo ci soffermeremo su una piccola parte di quello che è il mondo di Hazbin Hotel, per poi affrontare il resto successivamente, in quanto c’è molto di cui parlare. Ma veniamo a noi. La storia ha origine in tempi molto lontani, risalendo fino alla creazione del mondo, quando gli angeli decidono in che modo esso debba essere creato per evitare che il male possa impossessarsi delle loro creature. Fra questi angeli vi è Lucifero, che fra tutti gli angeli serafini (uno dei più alti gradi delle gerarchie angeliche) è il più innovatore, il più “sopra le righe”, colui che cerca in tutti i modi di andare controcorrente rispetto al gruppo degli angeli e per questo visto come una minaccia e non ascoltato. Quando il Paradiso decise di creare l’uomo (Adamo), pose al suo fianco una figura femminile opposta a lui (Lilith… no, non ho sbagliato, Eva viene dopo) ma ella non volle sottostare alle manie tiranniche dell’uomo e si innamorò di Lucifero. Questo scatenò il male che si insediò sulla terra e causò l’esilio dei due amanti in un mondo creato dal male e dagli angeli in cui i due potessero regnare ma, per evitare che il numero di creature al suo interno aumentasse causando una ribellione, ogni anno agli angeli è dato il compito di sterminare 1⁄4 della sua popolazione. Alla figura di Lucifero non sarà più permesso di vedere il bene del mondo ma solo ciò che c’è di male in esso; tuttavia con l’arrivo di sua figlia le cose sembreranno finalmente poter cambiare, in una possibilità di redenzione. Soffermiamoci qui sulla figura di Lucifero. All’interno delle Sacre Scritture esso è visto come l’angelo della rivolta, colui che si volle sostituire a Dio e per questo fu cacciato dal Paradiso terrestre e gettato nelle fauci della terra:
Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?
Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso! (Isaia 14, 12-15)
Dunque Lucifero è visto come un essere negativo, superbo e privo di ogni bene. Stessa visione vale per la parte che riguarda la creazione dell’uomo: egli fu colui che tentò la donna con intrighi e inganni, portandola a credere ad un futuro superiore e migliore rispetto alla condizione primigenia e fu la causa della cacciata dei progenitori dal Paradiso terrestre:
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male» (Genesi 3, 1-5)
In Hazbin Hotel le cose stanno diversamente. La figura di Lucifero non è più rappresentata secondo i canoni delle religioni del libro, ma ha delle caratteristiche del tutto nuove: egli rappresenta, come detto, l’innovazione, il diverso che non viene compreso dalla massa e per questo schernito e allontanato. (Attenzione: non stiamo sostenendo che il demonio sia qualcosa di buono e non compreso, stiamo solo analizzando ciò che è rappresentato nella serie.) Il Paradiso sembra preposto a seguire norme fondamentali che non devono essere cambiate, o soggetto ad una estrema paura del male, tale da far sì che le teorie spiegate da Lucifero non possano essere nemmeno messe ai voti. Nella stessa canzone “More than anything” Lucifero dice a sua figlia che il Paradiso e i suoi membri non sono inclini all’ascolto e se, appunto, vi sono delle idee contrarie a quelli che sono i loro principi cardini, esse vengono condannate e lo sventurato che le esprime viene messo alla gogna, come è successo a lui. Rappresentazione contrastante rispetto a quello che noi siamo abituati a sentire ogni giorno, quando ci dicono che “qualcuno lì su nel cielo ci ascolta”, non trovate?
All’interno della pellicola non solo non troviamo un Lucifero corrispondente alla descrizione biblica, ma troviamo un essere in grado di amare, capace di tutto per difendere la sua famiglia dalle ingiustizie che li circondano. Inoltre si trovano delle sequenze in cui egli non rinuncia ai suoi sogni, anzi continua a sperare in un mondo dove esista qualcuno che lo ascolti insieme alle sue creazioni. Ma questa storia non vi ricorda poi qualcosa?
All’interno dei miti greci, in effetti, vi è un altro personaggio che si oppose agli dei per aiutare gli uomini oppressi e in balia del loro destino. Si tratta di Prometeo. Egli voleva aiutare gli uomini sciagurati attraverso l’innovazione delle technai, ma, quando Prometeo rubò il fuoco per donarlo agli uomini, Zeus lo condannò ad una punizione lenta e dolorosa che consisteva nel legare il titano ad una rupe e inviare ogni giorno un’aquila che gli mangiasse il fegato per l’eternità (egli, in quanto titano, è immortale). Anch’egli, alla pari di Lucifero all’interno della nostra pellicola animata, viene visto come una figura ben disposta all’inganno per ottenere ciò che vuole, e un rivoluzionario, unico a opporsi alla tirannide di Zeus per amore del genere umano, la cui astuzia non gli servì a fuggire la punizione eterna inflittagli dal re dell’Olimpo:
Io, che ho ideato tanti congegni per l’uomo, non trovo per me uno scaltro pensiero, sollievo al tormento che ora m’assale. È la mia sofferenza!
(Eschilo, Prometeo incatenato, vv. 469-471)
Appare qui in tutta la sua evidenza il tema cardine della tragedia greca: il potere di Ananke, di Necessità, a cui nulla e nessuno possono sfuggire:
La Moira Fatale decide la fine […]. Folla di spasimi e di strazi, fino a lasciarmi infranto: solo dopo sfuggo ai miei nodi.
Fragile cosa l’ingegno, contro il destino che stringe.
(Eschilo, Prometeo incatenato, vv. 511-514)
Vediamo dunque come entrambi i nostri personaggi siano succubi dello stesso destino, finendo in rovina perché hanno cercato un modo per aiutare, ognuno a modo proprio, noi esseri umani. In entrambi i casi sembra che prevali una dittatura spietata e potente dei più vecchi nei confronti del più giovane: prospettiva non molto diversa da quella a cui noi siamo abituati da molti esempi storici (e non solo). Entrambi sono condannati dalla storia ad essere visti come dei personaggi malvagi e privi di vanto; sebbene invece diverse opere, e in questo caso Hazbin Hotel, siano riuscite a dare una lettura nuova al personaggio del “ribelle”, facendoci riflettere sull’altra faccia della medaglia, a cui noi non avevamo neanche pensato. Ripetiamo: non si inneggia a nessuno e a niente, ma il cartone ci insegna a guardare a 360° tutte le varie prospettive, senza esclusione, anche con quel pizzico di ironia che non guasta mai.
Che ne pensate di questo cambio di visione?
Commenti
Posta un commento