25 Aprile con Miyazaki: Porco Rosso
“Meglio Porco che fascista”. Queste parole, tratte dal film “Porco Rosso” di Hayao Miyazaki, risuonano spesso nei profili degli amanti degli anime nella giornata del 25 Aprile. Ma approfondiamo meglio questo anime e soprattutto il valore di queste parole.
Porco Rosso è un ex militare (nome reale Marco Pagot) che si occupa di sventare i piani dei pirati del cielo col suo idrovolante nel Giappone. Il nome Porco Rosso deriva dal suo aspetto (viso da maiale a causa di un maleficio), e dal colore del suo idrovolante rosso (non so se andasse più di moda il rosso dell'idrovolante o il rosso comunismo in quel momento). In questo classico di Miyazaki, la sua straordinaria bravura nel disegno e d’interpretazione si uniscono ad una trama originale e nuova, con un tocco di ironia che non guasta mai, ambientata negli anni del primo dopoguerra all’avvento del fascismo. Questa storia ci è particolarmente vicina anche perchè Marco (scusate, non riesco a chiamarlo Porco) è di origini italiane, la bandiera italiana sventola sulla coda del suo mezzo di volo e quando quest’ultimo ha bisogno di una notevole opera di manutenzione scappa in Italia per aggiustarlo grazie alle sapiente mani della famiglia Piccolo. Lì poi incontrerà la giovane Fio che sarà la svolta della sua storia. L’ironia con cui Miyazaki parla degli stereotipi italiani è travolgente e strappa un sorriso anche agli italiani più puri e intransigenti. In questo contesto, mentre Marco è in Italia, gli viene messa davanti una proposta: tornare in Italia presso l’aeronautica così da poter cancellare i suoi "crimini" passati. La risposta di Marco è netta e schietta: “Meglio Porco che fascista”.
Il fascismo è un movimento politico fondato da Benito Mussolini nel 1919 e sotto il quale il Regno d’Italia assunse le caratteristiche di uno Stato totalitario dal 1922 al 1943. Il fascismo trae origine dal clima di profonda incertezza economica, politica e sociale conseguente alla Prima guerra mondiale: la “vittoria mutilata” aveva persuaso ampi settori dell'opinione pubblica dell'inettitudine della politica liberale, mentre i borghesi temevano che socialisti e comunisti potessero “fare come in Russia”, trascinando il paese nella rivoluzione.
Il ventennio fascista è considerato il periodo nero della storia d’Italia non solo per l’affiliazione effettiva e nefasta ad un ben più vituperato regime totalitario, quello nazista, ma anche per il carattere violento e repressivo manifestato fin dai primi anni. Al 10 giugno 1924 risale il delitto Matteotti, di cui proprio quest’anno ricorre il centenario. Dopodiché:
Nel 1925-26 con le leggi 'fascistissime' Mussolini procedette a costruire la dittatura: furono aboliti tutti i partiti all'infuori di quello fascista, sciolti i sindacati socialisti e cattolici, soppressa la libertà di stampa. Mussolini, duce del fascismo, assunse nelle proprie mani le funzioni legislative ed esecutive, assumendo così le vesti di dittatore: vennero costituiti un Tribunale speciale per la difesa dello Stato e una polizia politica segreta, l'OVRA, con il compito di reprimere gli oppositori, i più attivi dei quali (in prima fila i comunisti) furono perseguitati, incarcerati o inviati al confino.
(https://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo/)
Nel nostro sceneggiato, il protagonista, piuttosto che aderire ad un regime di tale durezza e crudeltà, preferisce rinunciare all’amnistia, anche se non si fa illusioni: il mondo in quanto tale, egli pensa, è la peggiore delle condizioni possibili.
Le parole utilizzate dal protagonista sono aspre e dure ma il loro significato è chiaro: il maiale è una creatura dalla raffigurazione complessa, disprezzato per la sua natura, la sua figura è spesso legata all’impurità come nella religione islamica. Anche nel linguaggio comune questa parola rappresenta uno dei peggiori appellativi con cui possiamo riferirci ad un uomo. Pertanto, quando Marco afferma il suo antifascismo, sottolinea come l'essere fascista sia un male ancor peggiore delle angherie che è costretto a sopportare, del suo aspetto di maiale antropomorfo e della condizione di miseria e povertà in cui si trova. La figura di Marco, come avrete ben capito, manifesta l’opposizione ai regimi totalitari anche perché l’idrovolante rappresenta la libertà dell’uomo di vibrarsi fra cielo e mare.
Purtroppo il nostro impavido amico dovette aspettare un po’ per vedere libero il suo paese d'origine: solo nei giorni precedenti e seguenti il 25 aprile 1945 il regime fascista ancora in vigore nell’Italia settentrionale fu travolto dall'avanzata degli Alleati e dell’insurrezione partigiana; ma il 25 aprile è ricordato come data simbolica della liberazione in quanto in quella data la Repubblica di Salò venne dichiarata decaduta. Pochi giorni dopo, il 28 aprile 1945, Mussolini venne arrestato mentre tentava di fuggire in Svizzera e giustiziato dai partigiani.
A partire da quella data l'Italia ha intrapreso un percorso, non scevro da contraddizioni, di affrancamento dall’ideologia fascista, verso la democrazia.
Prima di concludere vorrei con voi soffermarmi su un altro punto, però, dell’anime di Miyazaki. Marco, raccontando a Fio la storia di come fosse sopravvissuto agli eventi della guerra, spiega come durante una della battaglie più sanguinose egli vide questa distesa bianca di nuvole e luce e tanti idrovolanti salire sempre più su in fila… egli chiamava il suo amico che andava verso quella strada ma senza successo: mentre gli altri salivano, lui scendeva. Non era arrivato ancora il suo momento. Questa metafora della morte e dell’avvio verso l’aldilà è estremamente bella esteticamente quanto intensa emotivamente: i soldati caduti in combattimento con i propri velivoli, li utilizzano per volare in un mondo lontano dagli orrori della guerra che li ha strappati ai propri cari.
Fra i numerosi film di questo maestro degli anime, “Porco Rosso” spicca perché reca innumerevoli metafore e fonti di ispirazione su cui soffermarsi, tra una risata e un’altra, rendendo leggero, ma al contempo invitando a riflettere, anche su un tema drammatico come quello del totalitarismo.
Concetta Falcone
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